Nella giornata di sabato gli occhi di tutto il mondo sono rimasti incollati all’evento più atteso del 2019: le nozze del principe Harry del Galles con la fidanzata, Meghan Markle. Un matrimonio degno della famiglia reale, elegante e curato sotto ogni aspetto ma che simboleggia anche un nuovo tipo di reali, più vicini alla contemporaneità; due sposi giovani e innamorati che, fin dall’arrivo nella Cappella di St George, hanno portato un’ondata di freschezza senza dimenticare tuttavia l’importanza della tradizione. Tutto il popolo inglese ha reso omaggio alla coppia riversandosi per le strade, dove i festeggiamenti si sono protratti per tutto il giorno.
Ma incominciamo con ordine; apriamo le danze con la protagonista di questo evento per stile ed eleganza: la sposa.
L’abito della sposa: semplicità e tradizione
Nei mesi precedenti alle nozze si è parlato tanto della scelta della futura duchessa di Sussex circa il suo abito: essendo americana e inserita nel mondo del cinema e delle serie tv tutti si aspettavano un abito in pieno stile Hollywoodiano. Ogni previsione è stata poi ribaltata dall’arrivo della sposa al Castello di Windsor: si è presentata ai piedi delle scalinate della cappella con un bellissimo abito in Mikado bianco, con scollo a barchetta, maniche a tre quarti e dalla linea scivolante disegnato dalla stilista inglese Clare Waight Keller, direttrice creativa di Givenchy. Spettacolare il velo, lungo 5 metri (due in meno rispetto al velo usato da Lady Diana durante le sue nozze) e decorato con i 53 fiori rappresentanti degli stati del Commonwealth Britannico, un calicanto d’inverno, uno dei fiori che crescono davanti al cottage di Kensington Palace dove la sposa e il principe Harry andranno a vivere, e un papavero della California, che rappresenta lo stato originario di Meghan. Tutte queste decorazioni sono state realizzate a mano con filo di seta e organza; un lavoro di grande artigianato che ha convolto per centinaia di ore le sarte della casa di moda. Una cascata di ricami e organza poi fermata su un’acconciatura ordinata e raccolta sotto la nuca dalla Tiara Queen Mary, indossata dalla Regina Maria, nonna di Elisabetta II in occasione delle sue nozze con il Re Giorgio: una Tiara di platino tempestata di diamanti tra i quali un fermaglio centrale realizzato nel 1893.
Un abito degno di una principessa che, contro le previsioni che ipotizzavano un abito più ricco e scollato, rispetta a pieno le tradizioni e il Galateo richiesto per i membri della famiglia Reale. Il bouquet invece, si discosta dalle tradizionali composizioni di Peonie e Rose ma assume un forte significato sentimentale: realizzato dalle abili mani della fiorista Philippa Craddoc è composto da fiori raccolti a mano dal principe Harry nel suo giardino privato, con aggiunta di mughetto, astilbe, gelsomino, astrantia, mirto ma soprattutto dai “non ti scordar di me”, i fiori preferiti della madre dello sposo, Diana.
La Cerimonia
All’interno della Cappella St George nel castello di Windsor si è svolta una cerimonia “insolita” rispetto ai canoni reali ma che ha dato spazio all’emozioni e all’amore dei due sposi e dei loro amici e familiari. L’ingresso della chiesa, la navata e l’arcata centrale sono state letteralmente ricoperte da migliaia di fiori che, come per il bouquet della sposa, che omaggiano Lady Diana. La Cappella è stata decorata con rose bianche provenienti dal The Crown Estate e dal Windsor Great Park, ovvero i giardini della famiglia Reale e da digitalis, peonie e da rami di betulle e faggio; un portale che conferisce all’architettura formale e regale un aspetto fiabesco e magico.
Con l’arrivo della sposa ha inizia la cerimonia, contraddistinta non solo dai tradizionali canti del coro di Windsor ma soprattutto dall’emozionante coro Gospel americano che ha intonato prima la famosa canzone “Stand by me” per la sposa e successivamente un inno significativo per i tifosi gallesi di rugby. Inoltre un grande strappo alla tradizione è stato l’intervento del Reverendo Michael Curry: l’omelia non è stata fatta dall’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, come vorrebbe il protocollo, ma dal vescovo di Chicago nonché capo della Chiesa episcopale degli Stati Uniti d’America. Un’omelia lunga e appassionata ma al passo con i tempi, visto che il reverendo ha utilizzato un iPad.
Che dire, un’atmosfera solenne e importante visto l’evento, ma allo stesso tempo stemperata da tutta una serie di strappi alla tradizione che hanno reso la celebrazione in mondovisione più “umana” e rilassata.
Gli invitati: famiglia reale e amici degli sposi
Come da tradizione i primi a sfilare davanti alla folla sono stati lo sposo e il suo testimone, il fratello maggiore William. Il principe Harry si è presentato in divisa militare, con il consenso della Regina; sono seguite poi le amiche della sposa tra cui la cognata Kate Middleton, in un abito color guscio d’uovo, firmato da Alexander McQueen con scarpe Jimmy Choo e un cappellino ampio con fiori a completare l’outfit; insieme a loro i paggetti in nero e le damigelle in un semplice abitino bianco.
Fanno poi il loro arrivo il padre dello sposo, Carlo principe del Galles, in un abito civile grigio con Camilla Parker Bowles in rosa confetto e la madre della sposa Doria Ragland, in un abito verde tenue di Oscar de la Renta. In generale, tutti i membri della famiglia Reale hanno preferito abiti al ginocchio (il Galateo vieta abiti corti o lunghi fino a terra) nei colori pastello: Pippa Middleton, che tutti ricordiamo per il suo abito da testimone alle nozze della sorella aderente e fasciante ha optato per modello più semplice con un’elegante stampa floreale su fondo azzurro cielo; la Principessa Beatrice in Roksanda bacchettata dalla stampa inglese per i suoi outfit stravaganti e fuori dalle righe non si smentisce rimanendo comunque elegante indossando un voluminoso abito blu decorato alle estremità da perle tono su tono. Più austera la principessa Anna, figlia della Regina e sorella di Carlo, in un abito bordeaux a fantasia con accessori neri.
Ma, ovviamente, la regina incontrastata degli abiti da Cerimonia resta Elisabetta II: meravigliosa in un soprabito giallo acido con cappello coordinato e accessori neri. Il tocco eccentrico lo da una grossa piuma viola sul copricapo, in pendant con il motivo decorativo dell’abito della Regina, anch’esso giallo. Una vera icona di stile.
Oltre alla famiglia reale molte personalità di spicco hanno presenziato alle nozze: dominano la scena George Clooney e la moglie Amal, in un tubino giallo con coda di rondine, di Stella McCartney completato da un grande cappello piatto con veletta. Anche la coppia formata da David e Victoria Beckham vengono incoronati icone di stile: perfetto lui in un tre pezzi firmato Dior mentre la ex Posh-Spice veste un abito blu scuro disegnato da sé. Il tocco brio lo da il paio di scarpe rosso fuoco. Serena Williams e Ophra Winfrey optano per abiti nel color rosa tenue: la tennista, in gran forma indossa un abito drappeggiato sul fianco e un vistoso cerchietto della stessa tonalità mentre la famosa conduttrice sceglie un abito a manica lunga e con orli in pizzo.
Immancabile la presenza di Sir. Elton John, profondamente legato alla famiglia Reale, che esibisce un paio di eccentrici occhiali tondi con bordatura rosa che alleggerisce il tre pezzi classico. Tra gli invitati molte star del cinema Britannico come Tom Hardy, grande amico dello sposo, ma anche d’oltre oceano; il cast di Suits, serie Tv trampolino di lancio nel mondo dello spettacolo per la Markle, ha partecipato alle nozze così come altre star Hollywoodiane.
Il ricevimento
Dopo le nozze i 600 invitati si sono diretti presso la Sala St George del Castello di Windsor dove ha avuto inizio il pranzo nuziale, offerto dalla Regina; un menù ricco e importante ha tenuto conto non solo delle esigenze varie dei commensali servendo carne, pesce e pietanze vegetariane ma anche del contesto stagionale.
Piatti freschi e gustosi con verdure primaverili come piselli e asparagi legati alla tradizione inglese: gli invitati hanno potuto gustare Scampi scozzesi avvolti in salmone affumicato con panna acida agli agrumi e Asparagi inglesi grigliati avvolti in prosciutto di Cumbria passando poi per la Panna cotta ai piselli con uova di quaglia e limoncina, alla Tartare di pomodoro e basilico con perle di aceto balsamico e l’Agnello di Windsor, verdure grigliate e marmellata di scalogno.
Un tocco di modernità con i dolci: Macaroon al pistacchio e champagne, Crème Brûlée all’arancia e Tortine di crumble al rabarbaro hanno fatto da “damigelle” alla protagonista del banchetto: la torta nuziale. Gli sposi anche in questo caso si sono discostati dalla tradizione della famiglia Reale, che vorrebbe una torta alla frutta, scegliendo una torta realizzata con 200 limoni di Amalfi, burro di meringa della Svizzera e fiori di Sambuco. Il tutto decorato da 150 fiori tra peonie e rose.
Ma i festeggiamenti non finiscono qui; la festa si sposta a Frogmore House per 200 invitati. Harry e Meghan escono dal Castello di Windsor con un cambio d’abito: il Duca di Sussex veste un classico smoking mentre la moglie sfoggia un bellissimo long dress bianco firmato Stella McCartney in crepe di seta; impossibile non notare all’anulare destro un anello da cocktail con acquamarina dal taglio smeraldo, indossato da Lady Diana. Gli sposi hanno raggiunto la seconda location su una Jaguar Blu elettrica molto più contemporanea rispetto a quella scelta da William e Kate.
Il party, più informale e giovanile, ha visto esibirsi Elton John e le Spice Girls insieme al Dj scelto per le nozze di Pippa Middelton; i festeggiamenti sono durati fino a tarda notte fino al culmine di spettacolari fuochi d’artificio.
Un matrimonio regale ma anche più vicino alla modernità che sicuramente diventerà d’esempio per abiti allestimenti e temi per il 2019.
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